I bianconeri sono terzi in campionato ma in campo mostrano molte difficoltà: cosa c’è da sapere
Archiviata la sfida contro il Verona, per il Torino è subito tempo di focalizzarsi sul derby contro la Juventus in programma sabato pomeriggio. È la sfida che più di tutte i tifosi granata attendono dall’inizio della stagione, che induce i giocatori a giocarla con estrema attenzione. Di fronte, una big assoluta della Serie A che, nonostante non lo dichiari apertamente, ha la vittoria finale del campionato come obiettivo. Una partenza non proprio ottimale quella dei bianconeri, che su 21 punti disponibili ne hanno raccolti 14. Una buona partenza e poi tante difficoltà, per una squadra che da quando è tornato Allegri non è riuscita a rendere al meglio.
Difesa e attacco, totalmente gli estremi
La Juventus, in questo biennio, si è infatti dimostrata una squadra dal rendimento molto variabile. Per quanto riguarda la fase difensiva, Allegri è uno che cura molto ogni singolo dettaglio, e dunque è molto difficile segnare ai bianconeri. Difficilmente capitano serate come quelle di Sassuolo, in cui la luce è stata totalmente spenta, e per far male a Bremer e compagni bisogna essere molto cinici, perché non sono tante le occasioni permesse. La musica cambia totalmente in attacco, un reparto che dal ritorno dell’allenatore ha faticato con qualsiasi nome. Uno stile di gioco troppo coperto? Chissà, fatto sta che difficilmente la Juventus fa più di due gol a partita. Quest’anno ha ritrovato due veri e propri attaccanti come Vlahovic e Chiesa, capaci di segnare 8 gol in due, che la difesa del Toro dovrà attenzionare al massimo.
Una rosa troppo giovane
Altro fattore importante – negativo o positivo in base a come lo si legge – è l’età media molto bassa della rosa. In una singola estate la squadra ha perso giocatori esperti del calibro di Di Maria, Cuadrado e Bonucci, diminuendo il numero di leader all’interno dello spogliatoio. E questo, si sa, è molto importante per squadre molto fragili e che vivono situazioni complicate da gestire. Una di queste è ovviamente quella che ha portato la Juve ad essere esclusa dalle coppe europee, altra variabile da non sottovalutare. Mentre in questa settimana le big del campionato saranno impegnate in giro per l’Europa, la squadra di Allegri riposerà e potrà preparare al meglio il derby. Tanti, dunque, sono gli aspetti da osservare con molta attenzione per Juric & co. Non basterà una gara fatta con attenzione, ma bisogna cercare di attaccare l’avversario nei punti deboli.
Rimangono solo da precisare alcuni particolari, tipo che la società bianconera ha un fatturato di dieci volte superiore ed un monte stipendi triplo rispetto a noi. Per non parlare dell’enorme potere trasversale di cui dispongono da sempre a livello mediatico, economico, sportivo e politico a discapito di chiunque in Italia.… Leggi il resto »
Poverini
Già!